La domanda interessa molti, eppure trovare la risposta sembra impossibile, quantomeno in rete. Il quesito è il seguente: quali caldaie rientrano nel conto termico? Diciamo subito che siamo in Italia, paese in cui le normative cambiano alla velocità della luce, sia a livello nazionale sia nelle singole regioni e perfino da un comune all’altro. Nel breve spazio di questo articolo ci limiteremo quindi a illustrare le regole generali per capire quali caldaie rientrano nel conto termico e quali ne sono escluse, tralasciando le eccezioni e i casi particolari. Ricordiamo che il Conto Termico permette di accedere a incentivi fiscali in grado di coprire buona parte della spesa per l’acquisto e l’installazione di una caldaia a biomassa o di una caldaia a condensazione (alta efficienza energetica).
Come primo punto, le detrazioni del Conto Termico vengono erogate solo se la nuova caldaia sostituisce parzialmente o integralmente l’impianto di climatizzazione invernale già presente nell’edificio (la sostituzione parziale è ammessa, ma solo nel caso di un impianto preesistente dotato di più generatori di calore). Ulteriore criterio di ammissibilità è che la potenza termica del nuovo generatore, al 100% del carico, sia inferiore a 400 kWt. Fermo restando che l’impianto dovrà rispettare tutti i requisiti costruttivi di usabilità e trasparenza (equilibratura del sistema di distribuzione e del sistema di regolazione e controllo, contabilizzazione individuale dell’energia termica utilizzata, ecc), ci sono poi alcuni aspetti che riguardano in particolare le caldaie a condensazione. Vediamoli nel dettaglio.
Tiraggio forzato o naturale e rendimento > 3 stelle
Per accedere al Conto Termico, una caldaia a condensazione dovrà essere a tiraggio forzato. Le caldaie a condensazione a tiraggio naturale sono ammesse, ma solo in presenza di canna fumaria collettiva. Non bisogna poi dimenticare il rendimento energetico (ne abbiamo parlato anche a proposito dell’articolo sulle caldaie a condensazione rendimento 5 stelle. Qui il discorso è molto semplice perché solo le caldaie che assicurano una certa efficienza termica sono ammesse nel Conto Termico. Indicativamente, possiamo includere le caldaie a 3 o 4 stelle, vedi i modelli dell’azienda italiana Beretta o del marchio giapponese Rinnai. Questi, in linea di massima, i requisiti per aggiudicarsi gli incentivi previsti dal governo.
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